Supply Chain Challenge, Qualificazioni: quindicesima tappa a Trento

Supply Chain Challenge di Makeitalia – terza edizione: from Modena to Trento!

Venerdì 12 Aprile abbiamo giocato all’Università degli Studi di Trento la quindicesima partita della fase di qualificazioni della Supply Chain Challenge, con gli studenti del corso “Supply Chain Management Game”, del Professore Giuseppe Maneschi.

Un ringraziamento speciale al Professore per l’ospitalità e a tutti gli studenti che si sono sfidati al Supply Chain Game!

I vincitori dell’Università degli Studi di Trento si sfideranno con i team vincitori di altre Università Italiane durante le Finals di Settembre 2024.

Stay tuned per scoprire le prossime tappe della Road Map!

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Supply Chain Challenge: quattordicesima tappa a Torino

Supply Chain Challenge di Makeitalia – terza edizione: from Modena to Torino!

Mercoledì 10 Aprile abbiamo giocato al Politecnico di Torino la quattordicesima partita della fase di qualificazioni della Supply Chain Challenge, con circa 50 studenti del corso “Supply Chain Management”, dei Professori Carlo Rafele e Benedetta Delleani.

Un ringraziamento speciale ai Professori e a tutti gli studenti che si sono sfidati al Supply Chain Game!

I vincitori del Politecnico di Torino si sfideranno con i team vincitori di altre Università Italiane durante le Finals di Settembre 2024.

Stay tuned per scoprire le prossime tappe della Road Map!

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Supply Chain Challenge, Qualificazioni: tredicesima tappa a Brescia

Supply Chain Challenge di Makeitalia – terza edizione: from Modena to Brescia!

Venerdì 15 Marzo abbiamo giocato all’Università degli Studi di Brescia la tredicesima partita della fase di qualificazioni della Supply Chain Challenge, con 60 studenti del “Laboratorio di gestione dei sistemi di produzione”, della Professoressa Paola Cocca.

Un’importante occasione di formazione esperienziale molto apprezzata dai nostri studenti“, ha commentato la Professoressa Cocca sull’iniziativa.

Un ringraziamento speciale alla Professoressa a tutti gli studenti che si sono sfidati al Supply Chain Game!

I vincitori dell’Università di Brescia si sfiderà con i team vincitori di altre Università Italiane durante le Finals di Settembre 2024.

Stay tuned per scoprire le prossime tappe della Road Map!

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Qualificazioni Supply Chain Challenge: dodicesima tappa a Milano

Supply Chain Challenge di Makeitalia – terza edizione: from Modena to Milano!

Giovedì 14 Marzo abbiamo giocato al Politecnico di Milano la dodicesima partita della fase di qualificazioni della Supply Chain Challenge, con oltre 60 studenti del corso “Supplier Relationship Management”, della Professoressa Antonella Moretto.

Un ringraziamento speciale alla Professoressa per l’ospitalità e a tutti gli studenti che si sono sfidati al Supply Chain Game!

Il team vincitore della tappa a Milano si sfiderà con i team vincitori di altre Università Italiane durante le Finals di Settembre 2024.

Stay tuned per scoprire le prossime tappe della Road Map!

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Supply Chain Challenge 2024 – Si avvia la seconda fase di Qualificazioni

Con il mese di Dicembre 2023 Makeitalia ha concluso la prima fase di qualificazioni della Supply Chain Challenge.

Ora si avvia la seconda fase del Campionato Nazionale di Supply Chain, che avrà luogo da Marzo a Giugno 2024.

La seconda fase vedrà protagonisti i seguenti Atenei:

  • Politecnico di Milano
  • Politecnico di Torino
  • Università degli Studi di Brescia
  • Università degli Studi di Siena
  • Università degli Studi di Trento
  • Università degli Studi di Bergamo
  • Università degli Studi di Napoli Federico II
  • Politecnico di Bari
  • Università degli Studi di Bologna
  • Università degli Studi di Palermo
  • Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

 

Oltre 1.200 studenti coinvolti e 18 Università Italiane partecipanti.

E poi? Dritti verso le Finals di Settembre 2024, durante le quali Makeitalia eleggerà il team vincitore della terza edizione della Supply Chain Challenge!

 

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Interruzione Supply Chain: cause, impatti, strategie

Nel corso degli ultimi anni l’espressione “Interruzione della Supply Chain” è diventata di uso comune. La catena di fornitura, infatti, sta attraversando un momento di particolare criticità, a causa di fattori di natura diversa. Fattori che, grazie a una loro sempre più frequente combinazione, stanno portando alla luce segnali di vulnerabilità della stessa.

Quando parliamo di interruzione della Supply Chain facciamo riferimento a tutte quelle situazioni in cui la fornitura e la gestione della Supply Chain sono messe a repentaglio da cause che non sono intrinseche nel business di un’azienda. Si parla, a tal proposito, di rischi nella Supply Chain. Queste cause sono da ricercarsi all’esterno delle attività caratteristiche di un’impresa. Alcuni esempi: pandemie, calamità naturali, situazioni di conflitto a livello globale e problematiche di tipo ambientale.

Occorre mettere in atto strategie di Supply Chain Management che vadano a prevenire i rischi, al fine di non incorrere in danni di carattere finanziario, operativo e strategico. Si parla, a tal proposito, di Supply Chain resiliente, la quale privilegia azioni di tipo preventivo.

 

Interruzione Supply Chain per calamità naturali: come agire

La catena di fornitura è minata da fenomeni, sempre più frequenti, legati alla natura e al cambiamento climatico in atto. Nel mondo della Supply Chain si registrano danni al comparto produttivo, alle infrastrutture e alla pianificazione logistica, con particolare influenza sul mondo dei trasporti.

Alcuni casi eclatanti e recenti, a livello globale, che hanno portato a un’interruzione della Supply Chain sono:

  • la grande siccità che ha colpito la regione del Canale di Panama e che ha comportato un rallentamento significativo del traffico marittimo;
  • l’uragano Florence negli States, il quale ha comportato ingenti danni ai principali snodi logistici, quali porti, ferrovie e strade. Danni che hanno fatto registrare ritardi nelle consegne dei materiali.

Gli impatti delle calamità naturali sulla catena di fornitura si manifestano attraverso un aumento non trascurabile dei Lead Time. Si tratta dei cosiddetti tempi di attraversamento tra l’inizio e la fine di un processo produttivo. Aumenti dovuti, appunto, al fatto che le aziende vengono messe nelle condizioni di non riuscire a produrre e a consegnare il prodotto finale ai propri clienti.

A loro volta, le imprese sono costrette a incrementare le proprie scorte, andando a intervenire non solo su quelle di sicurezza, ma anche sulle cosiddette “scorte di ciclo”, ossia quelle che permettono, al loro aumentare, di ottenere maggiori benefici in termini economici, in fase di acquisto con il fornitore. Questa dinamica si traduce in un aumento considerevole del capitale immobilizzato e nel relativo aumento dei valori del magazzino.

 

Strategie di Supply Chain Management che si possono adottare

Al fine di mitigare i rischi nella Supply Chain derivanti dalle calamità naturali, le aziende stanno sempre più adottando le seguenti strategie di Supply Chain Management:

  • diversificare le rotte di trasporto e il proprio parco fornitori, mediante l’utilizzo di processi di analisi rigorosi che vadano ad individuare le migliori soluzioni in termini qualitativi e finanziari, attraverso l’introduzione di metodologie efficaci di scouting fornitori e analisi di mercato;
  • monitorare la rotazione e il consumo di materie prime, semilavorati, consumabili e prodotti finiti per intercettare eventuali azioni, quali smaltimento, recupero o rivendita. Obiettivi: abbattere i costi del capitale immobilizzato e fronteggiare i significativi aumenti del valore dei propri magazzini;
  • revisionare i parametri logistici e le politiche di riordino, al fine di ottimizzare il mix di prodotti presenti in giacenza.

 

Interruzione Supply Chain, strategie di Supply Chain Management

 

Le cause legate alle dinamiche politiche: come agire

Dal nearshoring al friend-shoring, approfondiamo il loro significato.

Le dinamiche politiche, l’instabilità geopolitica e i conflitti commerciali rappresentano variabili fondamentali in grado di esercitare un impatto significativo sulla regolarità e la dinamica degli scambi globali.

 

Dal nearshoring

Le conseguenze a lungo termine legate ai conflitti armati in atto hanno, senza dubbio, contribuito all’interruzione della Supply Chain. Le sanzioni economiche implementate durante il corso dei conflitti hanno generato effetti immediati su scala globale, provocando un’interferenza che ha colpito una vasta gamma di merci (alcuni esempi: grano, petrolio, nichel e palladio) e causando un aumento generale dei prezzi.

Ciò ha stimolato l’adozione del nearshoring da parte delle imprese, una pratica che implica il posizionamento della produzione in prossimità del cliente. Le aziende operanti nel settore dei beni di consumo e della vendita al dettaglio stanno progressivamente diversificando e rilocalizzando le loro Supply Chain.

 

Al Friend-shoring

Nel 2024 le elezioni politiche che si svolgeranno nella maggior parte dei paesi industrializzati potrebbero influenzare il panorama politico e i mercati internazionali.

Il loro esito, infatti, è una variabile aleatoria e le conseguenze possono avere un impatto significativo sui bilanci commerciali mondiali. In passato, tale incertezza ha determinato il fallimento di fornitori di materie prime, obbligando le aziende a cercare nuovi partner di fornitura, correndo, però, il rischio di una riduzione della qualità delle merci spedite.

Numerose organizzazioni stanno dunque investendo attivamente nella pratica del friend-shoring, focalizzando la Supply Chain su paesi considerati alleati politici ed economici. Il concetto sottostante tale strategia di mitigazione del rischio si riconduce all’attività di diminuire la probabilità di investire le risorse per finalità di natura, appunto, geo-politica, costruendo rapporti di collaborazione esclusivamente con clienti e/o fornitori di paesi considerati friends.

È doveroso sottolineare come questa pratica divida l’opinione pubblica. Se da un lato è evidente il beneficio di potenziali sinergie tra paesi, dall’altro è concreto il rischio di aumentare il divario soprattutto verso i paesi in via di sviluppo.

Volendo individuare un comune denominatore, per fronteggiare le dinamiche politiche che minano all’integrità della catena di fornitura occorre mettere in campo strategie di diversificazione della propria rete produttiva, senza rinunciare alle necessarie prerogative di qualità.

Anche in questo caso si rivela, quindi, fondamentale un processo di indagine per la nomina di nuovi potenziali partner, mediante un insieme di procedure che permettano di minimizzare i costi di ricerca. Procedure che, allo stesso tempo, garantiscano l’individuazione di soluzioni efficaci ed efficienti, temporanee e, perché no, definitive.

 

Interruzioni per crisi sanitarie: come agire

La recente pandemia Covid-19 ha, senza ombra di dubbio, avuto un effetto di interruzione sulle Supply Chain di tutto il mondo. In particolare, sono stati messi in discussione, nella loro totalità, i rapporti commerciali in vigore tra Cina e il resto del mondo.

Le cause impattanti sulla catena di fornitura legate al tema delle crisi sanitarie non si discostano particolarmente da quelle già citate. Si fa riferimento ai ritardi di fornitura, ai lead time di approvvigionamento più lunghi, etc.

Tuttavia, per quanto riguarda le strategie implementate dalle aziende, è doveroso far riferimento ad azioni volte a rivalutare il comparto produttivo a livello locale.

Le imprese hanno, inoltre, concentrato le loro energie nello sviluppo del proprio know-how, al fine di internalizzare processi produttivi che prima della pandemia erano affidati a terze parti e che, nella maggior parte dei casi, risiedevano dall’altra parte del globo.

Il verificarsi di un evento di dimensioni così significative ha, poi, stimolato il management di molte aziende ad approcciare in maniera strutturata e organica le tematiche del Risk Management. Il Risk Management è un processo aziendale volto all’individuazione e allo studio dei principali rischi nella Supply Chain (endogeni ed esogeni). Rischi che possono colpire le maestranze aziendali. Non solo, è un processo volto anche alla determinazione di action plan da mettere in atto al verificarsi di particolari situazioni di rischio. La costruzione di un contingency plan è sempre più frequente. Si tratta di un documento formale che racchiude tutte le strategie per prevenire i rischi o mitigarli. Un documento che diventa, a tutti gli effetti, patrimonio operativo dell’azienda.

 

Supply Chain Resiliente

 

Supply Chain resiliente: le azioni da privilegiare

Giungendo alle conclusioni, in un mondo sempre più caratterizzato da un livello elevato di entropia, generata non solo da fattori che si sviluppano all’interno della gestione caratteristica dell’azienda, ma anche da fattori esogeni ad essa, è necessario organizzare la propria Supply Chain in modo tale che essa possa essere il più resiliente possibile.

Ciò significa privilegiare azioni di tipo preventivo, rispetto ad azioni di tipo reattivo. Si pensi alla tematica della diversificazione del parco fornitori. È molto frequente riscontrare casistiche in cui si intraprendono attività correttive, una volta che si è manifestato il problema.

È invece buona prassi:

  • manutenere continuamente il proprio parco fornitori mediante processi di scouting che permettano di identificare i cosiddetti “fornitori backup”, da attivare in caso di necessità o da integrare in maniera organica;
  • adottare una strategia di decision making accurata, sulle tematiche inerenti al make or buy. Una forte dipendenza dall’esterno può rivelarsi critica nei casi in cui si verifichino le cause analizzate precedentemente. Un attento studio sulla fattibilità di internalizzare processi aziendali attualmente affidati a terzi (supportato da dati solidi e da business case) potrebbe ridurre il rischio di incorrere in interruzioni di fornitura;
  • valutare correttamente i parametri logistici assegnati ai codici gestiti nell’attività quotidiana (scorte di sicurezza, scorte di ciclo, lead time di protezione, etc.). Una corretta valutazione è fondamentale per fronteggiare situazioni di incertezza di fornitura. Si pensi che tali parametri necessitano di manutenzione continua e non vanno in alcun modo considerati come entità statiche ed intoccabili.

 

In conclusione, una particolare attenzione va data alla tecnologia, che ha raggiunto livelli di maturità molto elevati per ciò che riguarda la Supply Chain. La tecnologia può rappresentare un valido alleato nel fronteggiare le continue situazioni di incertezza generate, supportando e facilitando i processi di ricerca, analisi e decision making sopra elencati. Si parla di portali di gestione fornitori, gestionali di magazzino e strumenti informatici di intelligenza artificiale applicati alla pianificazione logistica.

 

Makeitalia: il tuo alleato per una Supply Chain resiliente

Supply Chain e catene di fornitura: come abbiamo visto, oggi un tema che dovrebbe essere all’attenzione di tutti, per prevenire situazioni di incertezza e agire in anticipo. Un tema che caratterizza il panorama attuale.

In un contesto contrassegnato da fattori di diversa natura, diventa fondamentale creare catene di fornitura affidabili e gestirle in modo efficiente, prevenendo i rischi. E’ in questo ambito che Makeitalia è esperta, da oltre 15 anni.

Il nostro obiettivo è, da sempre, quello di supportare i nostri clienti in questi aspetti fondamentali per un’azienda.

Se vuoi saperne di più, scrivici attraverso la pagina Contatti. Saremo lieti di presentarti i nostri progetti in ambito Supply Chain.

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Progetto per la Transizione Digitale in chiave 4.0

Progetto 4.0 relativo all’area Outsourcing di Makeitalia

Makeitalia ha sviluppato un progetto in ambito 4.0, grazie al contributo ottenuto con il Bando per il sostegno della transizione digitale delle imprese dell’Emilia-Romagna.

Il progetto, realizzato appunto grazie ai fondi europei della Regione, ha avuto l’obiettivo di digitalizzare i principali processi relativi all’area Outsourcing di Makeitalia, attraverso:

  • l’implementazione di un nuovo ERP (strumento di pianificazione);
  • l’installazione di un magazzino verticale per il materiale di piccole dimensioni;
  • l’avvio di una piattaforma per lo scambio di dati e informazioni con i fornitori e per il tracciamento dei contenitori.

 

Riteniamo da sempre che la transizione digitale sia un pilastro dello sviluppo economico e sociale dei territori. Il nostro intento, che si è poi trasformato in un obiettivo raggiunto, era appunto quello di migliorare ed efficientare i processi aziendali, migliorando il servizio per i nostri clienti, attraverso la partecipazione al progetto.

 

makeitalia - progetto 4.0 - trasformazione digitale

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Supply Chain Challenge 2024 – Terminata prima fase Qualificazioni

La terza edizione della Supply Chain Challenge di Makeitalia prosegue senza sosta.

Si tratta del Campionato Nazionale di Supply Chain che coinvolge le principali Università Italiane.

Nel corso di Novembre e Dicembre 2023 si è tenuto il primo periodo di qualificazioni che ha visto le prime sfide al Supply Chain Game.

Ecco un recap sui primi Atenei Coinvolti (in particolare i Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale):

  • Università degli Studi di Parma
  • Università degli Studi di Firenze
  • Università degli Studi di Napoli Parthenope
  • Università degli Studi di Bergamo
  • Università degli Studi di Padova
  • Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
  • le Università di Roma Tor Vergata e Sapienza
  • Università Politecnica delle Marche
  • Università della Calabria, Cosenza
  • Università degli Studi di Palermo

 

A presto, con il secondo periodo di qualificazioni!

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Qualificazioni Supply Chain Challenge: undicesima tappa a Palermo

Supply Chain Challenge di Makeitalia – terza edizione: from Modena to Palermo!

Giovedì 21 Dicembre abbiamo giocato all’Università degli Studi di Palermo l’undicesima partita della fase di qualificazioni, con gli studenti del corso “Supply Chain Management 4.0”, del Professore Giuseppe Aiello.

Un ringraziamento speciale al Professore per l’ospitalità e a tutti gli studenti che si sono sfidati al Supply Chain Game!

Il team vincitore della tappa a Palermo si sfiderà con i team vincitori di altre Università Italiane durante le Finals di Settembre 2024.

Stay tuned per scoprire le prossime tappe della Road Map!

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Convention Makeitalia 2023

Makeitalia mette in scena la Convention Aziendale con i suoi 150 dipendenti

Giovedì 14 Dicembre 2023, presso la nostra aziendale, si è svolto l’evento annuale di Makeitalia. Protagoniste le persone, tra riconoscimenti per gli obiettivi raggiunti, sguardi alle sfide future, attività di team building e la consueta cena finale.

Makeitalia - Convention Aziendale 2023

We make”. Con queste due parole si potrebbe riassumere il leitmotiv della Convention 2023 di Makeitalia. La prima organizzata presso lo stabilimento aziendale sito a Modena.

Un appuntamento annuale e significativo per tutti noi, durante il quale condividiamo i principali eventi che hanno caratterizzato quest’anno ormai alle sue battute finali.

Tra gli argomenti: l’evoluzione positiva del fatturato aziendale, i nuovi clienti assieme al consolidamento di quelli storici, l’internazionalizzazione, i progetti di Digital Supply Chain implementati, le attività portate avanti in tema di Salute e Sicurezza dei lavoratori, i progetti di Ricerca e Sviluppo, i premi ottenuti nel corso dell’anno, la solidità finanziaria e l’attenzione alle tematiche ESG – Environmental Social Governance. Su quest’ultimo punto in particolare il management si è soffermato sulle principali sfide affrontate con successo nel corso del 2023, quali la presenza di un impianto fotovoltaico aziendale che ha portato al risparmio di 8.480 chilogrammi di CO2, l’installazione di equipment ecosostenibili nell’area produttiva e logistica, l’impegno nel sociale e il sostegno alle imprese del territorio, la parità di genere e i sistemi di gestione e controllo implementati.

Facts & Figures 2023 che hanno sottolineato il concetto del “We make” di Makeitalia. Un’azienda che fa. Un fare che porta a risultati tangibili, come il raggiungimento degli obiettivi di fatturato 2023. La direzione aziendale ha deciso di premiare i dipendenti, attraverso l’erogazione di un “welfare premiante”, come riconoscimento per gli straordinari risultati raggiunti assieme.

La Convention aziendale ha visto, inoltre, un momento di Team Building interno: i partecipanti, divisi in gruppi, hanno avuto il compito di rappresentare, attraverso uno scatto fotografico, cosa volesse dire per loro “essere Makeitalia”. La foto vincitrice ha voluto sottolineare alcuni concetti chiave di Makeitalia: il supporto continuo al cliente, la collaborazione, l’essere team.

Ora facciamo una breve pausa natalizia, pronti ad affrontare le nuove sfide di un 2024 ormai alle porte.

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