Makeitalia Supply Chain Challenge: secondo periodo di qualificazioni

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Sta per ricominciare il secondo periodo di qualificazioni della Supply Chain Challenge – Italian League 22-23 di Makeitalia!

Il Campionato Nazionale di Supply Chain che sta coinvolgendo le principali Università Italiane (in particolare i Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale).

Il primo periodo di qualificazioni si è tenuto nei mesi di Novembre/Dicembre 2022 e ha coinvolto i seguenti Atenei:

  • Università degli Studi di Parma;
  • Università degli Studi di Firenze;
  • Università della Calabria – Cosenza;
  • Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
  • Sapienza Università di Roma.

Il secondo periodo di qualifiche, previsto da Aprile a Giugno 2023, vedrà coinvolti, invece, i seguenti Atenei:

  • Politecnico di Milano;
  • Politecnico di Torino;
  • Università degli Studi di Siena;
  • Università degli Studi di Bergamo;
  • Università degli Studi di Napoli Federico II;
  • Università degli Studi di Napoli Parthenope;
  • Università degli Studi di Trento;
  • Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia;
  • Università degli Studi di Palermo;
  • Politecnico di Bari.

La Road Map è in continuo aggiornamento.

Gli studenti dei corsi magistrali in Ingegneria Gestionale si sfideranno al Supply Chain Game.
Per ogni Università verrà eletto il team vincitore che si sfiderà con gli altri team vincenti al torneo finale di Settembre 2023.

Rimani connesso per scoprire le news relative alla prossima partita in programma!

 

Instagram: @supplychainchallenge

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Un cambiamento che parte dalle persone

“Per stare al passo con l’evoluzione dei processi logistici interni, imposti dall’automazione e dalla trasformazione digitale, servono competenze nuove. Che rimettano il capitale umano al centro…”

Quali sono oggi le competenze necessarie per gestire, in modo ottimale, la logistica interna e il magazzino?
Vi segnaliamo con piacere un articolo interessante pubblicato su Logistica di Tecniche Nuove Spa e scritto dalla giornalista Gaia Fiertler.

Si parla anche di Makeitalia, con un contributo di Nicolaus Giardinelli, Business Unit Coordinator dell’azienda.

Leggi l’articolo cliccando qui.

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Makeitalia: una nuova sede aziendale con un polo logistico

Makeitalia, azienda che da 15 anni ha il suo core business nel Supply Chain Management, inteso come la gestione e ottimizzazione della catena di fornitura, ha trasferito la sua sede aziendale a Modena.

Il trasferimento è avvenuto nel corso dell’Estate 2022, momento significato che ha visto anche un importante evento di inaugurazione al quale hanno partecipato dipendenti, clienti, collaboratori, stampa e Istituzioni…

 

Leggi il comunicato stampa pubblicato sul sito web del Global Summit Logistics & Supply Chain, in occasione della partecipazione di Makeitalia all’evento annuale b2b dedicato alla logistica e alla supply chain. Clicca qui!

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Makeitalia: 15 anni di Supply Chain Management per le aziende

Makeitalia festeggia i suoi primi 15 anni dalla fondazione. Dal 2008 l’azienda, ora con sede a Modena (la prima base era a Castelfranco Emilia), si occupa di gestire e ottimizzare la catena di fornitura al fianco dei propri clienti.

Supply Chain, quindi catena di fornitura: un tema oggi di estrema attualità. In un contesto contrassegnato da shock globali come la pandemia e la guerra in Ucraina che hanno portato alla carenza di materie prime, aumenti dei costi di trasporto e molto altro ancora. Eventi che hanno portato allo sconvolgimento e messa in discussione delle logiche considerate acquisite sino a poco tempo fa…

 

Leggi il comunicato stampa pubblicato sul sito web del Global Summit Logistics & Supply Chain, in occasione della partecipazione di Makeitalia all’evento annuale b2b dedicato alla logistica e alla supply chain.

Evento che si terrà il 22/23 Marzo 2023 presso l’Hotel Parchi del Garda a Lazise (VR).

Leggi il comunicato completo cliccando qui.

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Webinar Academy con Edizioni Este

Nella giornata di ieri, giovedì 2 Marzo 2023, si è tenuto il nostro webinar online organizzato con Edizioni Este.

L’evento, dal titolo Supply Chain Academy – i professionisti del futuro si devono formare sul campo, è stata un’occasione per approfondire, assieme alle aziende partecipanti, le modalità formative più efficaci per aggiornare le competenze professionali di chi ogni giorno si occupa di Supply Chain.

Relatori dell’evento:

Matteo Montecchi – R&D Manager di Makeitalia e Responsabile della Makeitalia Supply Chain Academy
Marco Papandrea – Quality & Customer Service Senior Manager di Toyota Material Handling Manufacturing Italy Spa
Roberto Pinto – Docente dell’Università degli Studi di Bergamo

Non sei riuscito a partecipare o a iscriverti? Vorresti approfondire la tematica affrontata e la nostra proposta formativa? Nessun problema!

Contattaci cliccando qui, sarà un piacere scambiare due chiacchiere assieme.

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Material Planning: come rispondere alle sfide del New Normal?

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Nel settore del Supply Chain Management e della gestione della catena di fornitura, esiste oggi una possibile soluzione per gestire un moderno processo di material planning?

E’ possibile agire sulle criticità che lo strumento oggi ancora maggiormente utilizzato dalle aziende, il cosiddetto MRP (Material Requirement Planning), mostra nel contesto attuale?

La risposta di Makeitalia è “Si”, esiste una soluzione. Scopriamola assieme in questo nuovo articolo.

Un mondo VUCA: di cosa si tratta?

Viviamo in tempi in cui l’unica certezza è rappresentata dall’incertezza e dal continuo mutamento del contesto in cui le aziende operano. Da un lato vi sono le opportunità che l’innovazione digitale, la globalizzazione e le tecnologie emergenti hanno portato sui mercati. D’altro canto, sono sempre più le discontinuità lungo le supply chain generate dai cosiddetti “cigni neri”, come la pandemia, squilibri geopolitici e così via.

Uno scenario di questo tipo risponde precisamente a ciò che Burt Nanus (Professore Universitario della University of Southern California), e Warren Bennis (consulente di direzione) nel lontano 1987 avevano definito come scenario V.U.C.A., un modello caratterizzato da:

  • V – Volatility (volatilità). Ovvero un’elevata variabilità dei fenomeni, sia dal punto di vista dei relativi valori estremi (eventi più catastrofici), che della frequenza di accadimento.
  • U – Uncertainty (incertezza). Ovvero la scarsità o la completa assenza di informazioni utili per la gestione dei fenomeni.
  • C – Complexity (complessità). Ovvero la maggior interrelazione tra gli elementi del sistema (si pensi ad esempio ad una moderna supply chain).
  • A – Ambiguity (ambiguità). Ovvero la difficoltà di interpretare la continua evoluzione dello scenario, a causa della sua imprevedibilità.

MRP: può uno strumento degli anni ’60 essere ancora efficace?

È difficile pensare che, in uno scenario come quello dipinto dal modello VUCA (purtroppo più che confermato nel recente passato), possano esistere ed essere ancora oggi largamente diffusi strumenti concepiti oltre 50 anni fa.

Eppure, se guardiamo ai processi di pianificazione dei materiali, è così: il Material Requirement Planning, meglio conosciuto come MRP, è ancora oggi lo strumento di pianificazione più largamente utilizzato in azienda.

Va dato atto a Joseph Orlicky, l’ingegnere della IBM che negli anni ’60 sviluppò l’MRP, di aver progettato un sistema che, a suo tempo, ha rivoluzionato la produzione industriale, grazie alla sua solidità e precisione.

Purtroppo, i punti di forza dell’MRP (rigidità e precisione) sono destinati a mostrare il fianco in un contesto di tipo VUCA, caratterizzato da scarsa affidabilità delle informazioni e dalla necessità di flessibilità, con effetti quali:

  • Perfetta incorrettezza. La necessità da parte dell’MRP di avere in input forecast per generare i fabbisogni di materiale si scontra con la scarsa affidabilità dei forecast stessi. Il risultato è che l’MRP genera piani e fabbisogni precisi al singolo pezzo, ma basati su un dato sbagliato per definizione, ovvero un forecast inaffidabile.
  • Amplificazione dell’effetto frusta. La continua necessità di aggiornare il forecast (per avere a disposizione il dato meno sporco possibile) comporta poi una continua revisione degli ordini verso la supply chain. La relativa distorsione della domanda percepita da parte degli attori a monte scatena il cosiddetto “effetto frusta”, per cui una minima variazione della domanda a valle si propaga a monte con variazioni amplificate.
  • Elevata rielaborazione manuale. Le continue modifiche di piani ed ordini generati dall’MRP (a causa dall’aggiornamento dei dati di forecast) solitamente determinano la necessità di correzioni manuali da parte del planner. Questa elevata rielaborazione manuale (già rischiosa di per sé) comporta a volte un rigetto da parte del planner: a lungo termine, infatti, non è raro veder nascere altri strumenti paralleli “fatti in casa” e/o scorte “di sicurezza”, per far fronte a questa importante operatività.

Una conseguenza immediata di questi effetti la si sperimenta sulla rotazione di magazzino, trovandosi nella situazione di distribuzione bimodale delle scorte: quantità troppo elevate di componenti poco utilizzati e mancanza di disponibilità su componenti frequentemente richiesti.

Tornando alla domanda iniziale: com’è, quindi, possibile gestire un moderno processo di material planning, che agisca sulle criticità che l’MRP mostra nel contesto attuale?

DDMPRP: una possibile soluzione

Una risposta a questo problema complesso è data dal sistema DDMRP (Demand Driven MRP), che nasce proprio con l’intento di superare il tradizionale MRP, fornendo un pacchetto di strumenti concepiti per pianificare in un contesto VUCA.

Vediamo alcuni principi e strumenti di questa soluzione:

  • Demand Driven. Produrre e ordinare soltanto a fronte di fabbisogni innescati da ordini di vendita reali, senza quindi dover fare affidamento sulla previsione della domanda per innescare gli ordini.
  • Buffer di disaccoppiamento. Sfruttare stock di disaccoppiamento per gestire tutti i casi in cui non c’è sufficiente tempo per l’approvvigionamento o la produzione, accorciando il lead time e proteggendo il resto della supply chain dal nervosismo della domanda.
  • Adattamento dinamico. Gestire il dimensionamento dei buffer in maniera adattiva, così da reagire a modifiche del contesto, senza necessità di intervento umano.
  • Esecuzione trasparente. Incrementare la visibilità sulla supply chain, attraverso indicatori e alert “visual”, semplici da interpretare, che danno visibilità sull’intero sistema e permettono di gestire, per tempo, le criticità, secondo una priorità oggettivata.

Una corretta implementazione del DDMRP consente di cogliere diversi benefici concreti.

Quali?

  • Riduce gli errori previsionali, che spesso portano a mancanze o eccessi di stock.
  • Abbrevia il lead time, grazie allo sfruttamento del concetto di buffer di disaccoppiamento.
  • Ottimizza le scorte, garantendo il giusto livello di stock in funzione dei parametri con cui si gestisce l’adattività del sistema.
  • Porta semplicità di utilizzo e visibilità rispetto alle criticità.
  • Rende solido il processo di pianificazione, eliminando quelle derive che portano i planner ad usare Excel e a dotarsi di soluzioni “laterali”.

Vuoi approfondire la metodologia e gli strumenti del DDMRP?

Makeitalia ti mette a disposizione diverse opzioni di approfondimento:

  • White paper. Scarica il nostro white paper per approfondire i concetti fondamentali del metodo.
  • L’opportunità di toccare con mano il DDMRP: una giornata introduttiva in cui affiancheremo ad una formazione di base la possibilità di utilizzare il metodo e di apprezzarne concretamente i punti di forza, confrontandolo con una pianificazione tradizionale. Per informazioni, contattaci, senza impegno, cliccando qui.
  • Curioso di capire quali potrebbero essere i benefici dell’introduzione del DDMRP nella tua azienda? Makeitalia ti mette a disposizione una simulazione per calcolarne i potenziali impatti in termini di livello di servizio e rotazione del magazzino. Per informazioni, contattaci, senza impegno, cliccando qui.
  • Corso di formazione ed esame DDPPTM. Partecipa al corso ufficiale sviluppato dal Demand Driven InstituteTM, per acquisire le competenze sul DDMRP ed ottenere la certificazione di Demand Driven Planner ProfessionalTM Scopri il programma del corso e richiedi l’iscrizione cliccando qui.

Inoltre, se la tua azienda ha la necessità di analizzare i propri processi e valutare possibili soluzioni alternative agli attuali sistemi di planning utilizzati, contattaci, senza impegno, attraverso il form contatti presente al seguente link Contattaci per informazioni.

Saremo lieti di ascoltare le tue esigenze e parlare assieme di nuove soluzioni di pianificazione per la tua azienda.

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