Makeitalia: previste 100 nuove assunzioni nel prossimo triennio

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Fare News di Confindustria Emilia – “Makeitalia: previste 100 nuove assunzioni nel prossimo triennio

Makeitalia, società di consulenza modenese, fondata nel 2008 e che ha individuato il proprio core business nella gestione della Supply Chain, cresce e prevede l’assunzione di cento nuove persone per il prossimo triennio.

La crescita di Makeitalia è sottolineata, inoltre, da un momento di transizione particolarmente significativo per l’azienda: l’acquisizione di una sede di maggiori dimensioni che ha portato al recente trasferimento dell’azienda da Castelfranco Emilia, luogo d’origine di Makeitalia, a Modena. Trasferimento che segna anche la forte volontà della società di essere sempre più radicata nel tessuto modenese.

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Makeitalia partecipa al Convegno Assemblea Ucima del 29 Giugno

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Il 29 Giugno 2022 Makeitalia sarà ospite del Convegno Assemblea Ucima – Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio.

Il Convegno, dal titolo “L’impresa oggi: strategie flessibili per futuri possibili”, sarà un’occasione per approfondire l’ambito della Supply Chain, nei diversi aspetti.

In occasione dell’evento, Makeitalia presenterà un’anteprima dell’indagine condotta sull’area acquisti, in collaborazione con Ucima. L’indagine, sottoposta alle aziende iscritte all’Associazione, ha avuto l’obiettivo di approfondire, appunto, alcuni aspetti dell’area acquisti delle aziende coinvolte: fatturato d’acquisto, strutturazione dell’area di ciascuna, centralizzazione dell’ufficio acquisti, numero addetti, attività e altri aspetti.

Durante il Convegno, Marcello Carretta – Partner di Makeitalia – e Matteo Montecchi – R&D Manager dell’azienda – saranno i relatori dello speech “Il Supply Chain Management nel settore. Contesto e highlights dell’Indagine 2022 sull’Area Acquisti”.

Si presenterà, appunto, un’anteprima dei risultati dell’indagine condotta, che verranno poi mostrati più in dettaglio in un evento che si terrà dopo l’estate.

 

Ai prossimi aggiornamenti.

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1^ Supply Chain Challenge di Makeitalia, concluse le qualificazioni si corre verso le Finals di settembre

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Fare News – Confindustria Emilia – “1^ Supply Chain Challenge di Makeitalia, concluse le qualificazioni si corre verso le Finals di settembre

La Supply Chain Challenge nasce da un’idea di Makeitalia, realtà emiliana che, da 14 anni, si occupa di Supply Chain Management.

Sin dalla sua fondazione Makeitalia collabora con le principali Università Italiane, con un duplice obiettivo: accrescere la cultura del Supply Chain Management e generare opportunità professionali per gli studenti, coloro che domani in prima persona gestiranno le catene di fornitura delle aziende.

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Temporary Management e Outsourcing: affrontare la Great Resignation

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La pandemia e i suoi effetti hanno cambiato radicalmente le regole del gioco nel mondo del lavoro, tanto da dare origine al fenomeno della cosiddetta Great Resignation.

Uno degli ambiti più critici in questo senso è il Supply Chain Management, ovvero la gestione della Supply Chain (catena di fornitura).

Vi presentiamo oggi due strumenti efficaci per affrontare il problema: il Temporary Management e l’Outsourcing.

 

Great Resignation”: di cosa si tratta e le risposte nel Supply Chain Management

Il termine è stato coniato per rappresentare l’ondata eccezionale di dimissioni volontarie cui si è assistito negli ultimi due anni e di cui ancora non si vede la fine.

Alcuni numeri che inquadrano il fenomeno:

  • McKinsey stima che il 40% dei lavoratori a livello mondiale sia intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi 4-6 mesi;
  • sempre secondo McKinsey, il 64% dei datori di lavoro si aspetta che il problema continui o peggiori nei prossimi sei mesi;
  • guardando all’Italia, secondo i dati di AIDP (l’Associazione Italiana Direzione Personale), le dimissioni volontarie fra i giovani toccano il 60% delle aziende del nostro Paese.

Si tratta del sintomo più evidente di un mutamento strutturale nel rapporto tra lavoratore e azienda, che è trasversale ai vari settori e che sta colpendo in modo generalizzato le principali economie mondiali.

Gli effetti di questo fenomeno in azienda si palesano con la mancanza, più o meno improvvisa, di personale. Quando le dimissiono arrivano dalla stessa area (e magari in rapida successione), c’è un elevato rischio di paralisi delle attività.

Tornando all’ambito del Supply Chain Management: il momento storico, infatti, è particolarmente complesso a causa di una concomitanza di crisi su vari fronti, come ad esempio lo shortage di componentistica, le difficoltà del trasporto via mare e le tensioni sui prezzi di svariate commodity (anche a causa del conflitto russo – ucraino).

Se ad un contesto così critico si aggiunge la mancanza di personale per gestire i processi legati alle Supply Chain, ecco che si creano i presupposti per minare la continuità aziendale.

Come rispondere agli effetti della Great Resignation in un’area così delicata? Temporary Management e Outsourcing possono rappresentare due soluzioni efficaci per gestire il problema, rispettivamente nel breve e nel medio/lungo termine.

Temporary Management: un supporto professionale in caso di emergenza

Se l’uscita di personale genera normalmente “buchi” organizzativi che possono durare anche diversi mesi, nell’ambito del Supply Chain Management il problema purtroppo si amplifica.

Si tratta, infatti, di funzioni aziendali con processi complessi ed interconnessi: per governarli servono elevata professionalità ed esperienza, fattori che rendono particolarmente lungo il periodo tra l’uscita di una persona e l’ingresso di una nuova risorsa.

Il Temporary Management risponde precisamente a questa esigenza: fornire tempestivamente professionisti del ruolo, con l’esperienza necessaria in quello che sarà un incarico temporaneo. I ruoli coperti vanno da quelli più operativi (planner, expediter, buyer, per citarne alcuni) a quelli di responsabilità e management, fino agli incarichi dirigenziali. I cosiddetti “Temporary Manager”.

Cosa rende il Temporary Management così funzionale come strumento di emergenza? Di seguito alcuni aspetti:

  • Tempestività. Uno dei vantaggi più tangibili è la rapidità con la quale il professionista è disponibile. La risorsa entra in azienda anche nel giro di pochi giorni ed è subito operativa;
  • Professionalità. Il Temporary è un professionista nel suo ruolo, perché conosce i processi e gli strumenti ed ha l’esperienza necessaria per calarsi, in breve tempo, nella realtà aziendale e cominciare a performare;
  • Flessibilità. La disponibilità della risorsa è flessibile. Può essere coinvolta con un impegno pieno o parzializzato, a seconda delle necessità dell’azienda;
  • Temporalità. Ultimo ma non meno importante è il fattore tempo. Il Temporary Management è per sua natura un supporto a scadenza, con la possibilità di gestirne in modo flessibile la conclusione, ad esempio per garantire un handover ottimale. Questo aspetto rende interessante una gestione Temporary di ruoli legati a progetti, come ad esempio quello di project buyer.

 

Outsourcing: delegare a specialisti le attività non core

Una volta risolta la contingenza di breve termine, può valere la pena di valutare attentamente il proprio perimetro di attività, per capire se tutto ciò che viene gestito sia effettivamente core per l’area. Spesso, infatti, sono presenti processi o “fette” di attività che hanno la spiacevole caratteristica di essere poco centrali rispetto al perimetro dell’area, ma di assorbire una quantità significativa di risorse.

È su questi ambiti “non core” che può intervenire in modo efficace l’outsourcing: se gestire in prima persona determinati processi o segmenti che non sono centrali per l’azienda porta ad un elevato utilizzo delle proprie risorse, perché non affidarli a professionisti che ne fanno il loro core business?

Naturalmente la scelta degli ambiti da esternalizzare è cruciale per beneficiare appieno dei vantaggi dell’outsourcing: serve identificare le aree in cui l’azienda è poco efficiente e che è costretta a trascurare per la mancanza di risorse da dedicare (o che richiedono competenze verticali e strumenti non presenti).

Alcuni esempi di Outsourcing nella Supply Chain:

  • Gestione di trasporti (acquisto e organizzazione);
  • Cost Engineering;
  • Acquisto e gestione magazzino di articoli di classe C (es. materiali ausiliari, indiretti, etc.);
  • Pianificazione codici di acquisto.

Un outsourcing ben progettato porta diversi vantaggi all’azienda che lo implementa. Scopriamo quali:

  • Recupero di risorse sul core. Il primo risultato tangibile è la possibilità di concentrare le risorse su tutto ciò che è core per l’azienda, dove possono dare più valore aggiunto;
  • Attività non core gestite come core. Parallelamente, anche ciò che non è core per l’azienda viene gestito in maniera precisa e puntuale. Nei fatti è il core business per l’outsourcer, che ha tutto l’interesse a portare efficienza su quel perimetro;
  • Variabilizzazione dei costi. Ultimo ma non meno importante è il beneficio di una variabilizzazione dei costi legati al perimetro esternalizzato, seguendone quindi l’effettivo volume di lavoro.

 

 

La risposta all’attuale periodo di grande incertezza, specialmente nell’ambito della Supply Chain, passa attraverso la conoscenza di strumenti efficaci ed affidabili da attivare in risposta alle criticità che di volta in volta si presentano.

Temporary Managing ed Outsourcing rappresentano in quest’ottica due preziose leve a disposizione dei manager per superare le difficoltà contingenti e riappropriarsi di tempo e risorse da dedicare alle attività chiave della propria area.

Makeitalia: il tuo partner per affrontare la “Great Resignation

In Makeitalia ci occupiamo, sin dal 2008, di Supply Chain Management, supportando i nostri clienti nella gestione e ottimizzazione della catena di fornitura in diversi aspetti, quali acquisti, logistica, pianificazione e qualità.

Tra i nostri servizi, appunto, affianchiamo le aziende anche attraverso il Temporary Management e l’Outsourcing. Il nostro obiettivo costante è quello di migliorare le performance dei nostri clienti, supportandoli nella gestione dei diversi aspetti della Supply Chain.

Se hai necessità di approfondimenti per eventuali esigenze aziendali, contattaci senza impegno attraverso la pagina dedicata del nostro sito web, presente al seguente link Contatti.

Saremo lieti di ascoltare le tue esigenze, di scambiare due chiacchiere con te e di presentarti le nostre soluzioni.

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Supply Chain Challenge Tappa all’Ateneo in vista delle finali

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La Nazione – Siena – “Supply Chain Challenge Tappa all’Ateneo in vista delle finali

Makeitalia ha ideato e avviato con gli studenti dei corsi di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale dell’Ateneo la Supply Chain Challenge. Iniziativa che ha coinvolto anche gli studenti dell’Università degli studi di Siena.

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La Supply Chain Challenge di Makeitalia fa tappa all’Università degli Studi di Napoli Parthenope

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Gazzetta di Napoli – La Supply Chain Challenge di Makeitalia fa tappa all’Università degli Studi di Napoli Parthenope.

Anche l’Università degli Studi di Napoli Parthenope partecipa alla prima edizione della Supply Chain Challenge.

L’iniziativa nasce da un’idea di Makeitalia, azienda modenese che si occupa di Supply Chain Management: una realtà dinamica, intraprendente, costantemente orientata alla ricerca dell’eccellenza e all’innovazione.

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Supply Chain Challenge di Makeitalia: termina il periodo di qualificazioni

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Si è concluso il periodo di qualificazioni del Primo Campionato Nazionale in ambito Supply Chain di Makeitalia che, da Novembre 2021 a Maggio 2022, ha fatto tappa nelle principali Università Italiane, da Trento a Cosenza, coinvolgendo gli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale.

Nel corso di questi mesi, gli studenti che hanno preso parte alla competizione, un’iniziativa inedita di Makeitalia, si sono cimentati nel Supply Chain Game sviluppato dall’azienda, indossando i panni di un Supply Chain Manager e rivestendone le responsabilità, con l’obiettivo di effettuare le migliori scelte volte a gestire una catena di fornitura.

Per tutti, è stata un’occasione preziosa per toccare, nel concreto, l’ambito del Supply Chain Management, impiegando le conoscenze e competenze acquisite nel percorso di studi universitario.

Ripercorriamo assieme, in ordine cronologico, le varie tappe protagoniste della prima fase di qualificazioni: Sapienza Università di Roma, Università della Calabria – Cosenza, Università degli Studi di Bergamo, Politecnici di Milano e Torino, Università degli Studi di Napoli Parthenope, Università degli Studi di Parma, Trento, Siena, per poi tornare all’ Università degli Studi di Bergamo.

Hanno preso parte all’iniziativa oltre 500 studenti appartenenti ai diversi Atenei.

Per ciascuna tappa di questa fase preliminare è stato eletto un team vincitore che si è così qualificato per accedere alla fase finale del Campionato: le Finals 21-22 che si terranno il 21 Settembre a Modena.
La sfida conclusiva sarà, per i partecipanti, un’interessante opportunità per entrare in contatto e confrontarsi con alcune aziende sponsor dell’iniziativa, nonché un’occasione per guadagnarsi il titolo di vincitori della prima edizione della Supply Chain Challenge di Makeitalia.

Ci teniamo a ringraziare, ancora una volta, tutti gli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale coinvolti nell’iniziativa e i Professori.

Ora si corre verso le Finals di Settembre 2022!
Chi sarà il team vincitore assoluto di questa prima edizione della Supply Chain Challenge di Makeitalia?

Continua a seguirci per scoprirlo!

 

Instagram: @supplychainchallenge

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Makeitalia all’Università degli Studi di Bergamo

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La Supply Chain Challenge – Italian League 21-22 di Makeitalia è giunta al termine!
Nella giornata di lunedì 30 Maggio 2022 l’iniziativa promossa da Makeitalia ha fatto la sua ultima tappa all’Università degli Studi di Bergamo, che ha così chiuso la fase preliminare di qualificazioni, fase che si è tenuta da Novembre 2021 a Maggio 2022.

Per la seconda volta in questa prima edizione, l’Università degli Studi di Bergamo ha preso parte al Primo Campionato Nazionale di Supply Chain.
Dopo la partita dello scorso Dicembre 2021 con gli studenti del corso Sistemi Logistici Integrati, la fase di qualificazioni ha fatto ritorno all’Università degli Studi di Bergamo per la sua ultima tappa, coinvolgendo, questa volta, gli studenti del corso, in lingua inglese, Supply Chain Management and Logistics Network Design (Corso di Laurea Magistrale in Management Engineering).

Roberto Pinto, docente di entrambi gli insegnamenti, ha così commentato l’esperienza offerta agli studenti, grazie alla partecipazione al Supply Chain Game di Makeitalia: “Ritengo sia importante dare l’opportunità agli studenti di misurarsi con problemi realistici che vadano oltre gli aspetti teorici, utilizzando strumenti innovativi – come i serious game e la simulazione – che permettano di avere un riscontro immediato rispetto alle scelte operate. In questo modo, gli studenti possono mettere alla prova la loro capacità di applicare le proprie conoscenze in un contesto sicuro e orientato al consolidamento della conoscenza”.

The Supply Chain Game has been a very good chance to approach myself to the Supply Chain world. I think this tool is useful, as you can learn more about the Supply Chain through simulations and also understand how this field really works”, ha aggiunto Marco Pievani, uno degli studenti coinvolti nella fase di qualificazioni del 30 Maggio.

La partita giocata all’Università degli Studi di Bergamo ha decretato l’ultimo team di studenti che si è qualificato per accedere alla fase finale, che prende il nome di Finals  21-22 e che si terrà a Settembre 2022. Durante l’evento finale, i team di tutte le Università Italiane risultati vincitori durante il periodo di qualificazioni si affronteranno nell’ultima sfida, quella decisiva, che eleggerà il vincitore assoluto della prima edizione della Supply Chain Challenge di Makeitalia.

Un ringraziamento speciale va agli studenti che hanno partecipato all’evento del 30 Maggio e al Professore Roberto Pinto.

Supply Chain Challenge.. stay tuned per non perdere le prossime novità sull’iniziativa!

 

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